DL Fintech: la normativa italiana per la digitalizzazione degli asset finanziari

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Esempio di tokenizzazione di strumenti finanziari con il DL Fintech

L’entrata in vigore del decreto legge Fintech (Decreto legge n. 25 del 17 marzo 2023 convertito con L. 10 maggio 2023, n. 52, di seguito “DL Fintech”) rappresenta un importante passo avanti per quanto riguarda la digitalizzazione dei mercati finanziari in Italia.

Grazie al DL Fintech l’utilizzo di tecnologie innovative come la blockchain per digitalizzare gli strumenti finanziari è stato finalmente regolamentato: in questo modo le imprese, gli investitori, e le istituzioni finanziarie italiane ottengono numerosi vantaggi.

In questo articolo analizzeremo quali sono le novità più importanti introdotte nella normativa italiana tramite il DL Fintech e quali sono gli effettivi vantaggi per le aziende, le startup italiane.

Cos’è il DL Fintech e perché è così importante?

Il DL Fintech ha introdotto all’interno della legge italiana una serie di regole che hanno come l’obiettivo quello di facilitare e regolamentare l’emissione e la gestione di strumenti finanziari digitali.

Le nuove introduzioni permetteranno di potenziare la crescita delle imprese, attrarre nuovi investitori e rendere i servizi finanziari più accessibili e trasparenti.

Il gap tra la normativa europea e italiana

In Europa, nel 2022, è stato pubblicato il regolamento (UE) 2022/858, conosciuto anche con Regolamento Pilot, che permette a operatori di mercati regolamentati, imprese di investimento e depositari centrali di realizzare e utilizzare piattaforme di negoziazione di strumenti finanziari digitali all’interno dell’unione Europea tramite la tecnologia DLT.

Se da una parte l’introduzione del Regolamento 858 ha rappresentato un passo verso il futuro, dall’altra ha richiesto agli Stati membri un’attività di analisi e di adeguamento delle propri norme nazionali. Il legislatore italiano, avendo rilevato la mancanza di norme nazionali, ha introdotto il DL Fintech proprio per regolare l’emissione e la gestione di strumenti finanziari digitali su blockchain sì da permettere alle emittenti italiane di creare strumenti ammissibili nelle piattaforme di negoziazione previste dal Regolamento 858.

Il nuovo decreto di legge è stato quindi ideato per garantire anche all’Italia la possibilità di emettere e trasferire strumenti finanziari digitali attraverso la Distributed Ledger Technology.

Principali novità novità normative e regolamentari introdotte dal DL Fintech

Le novità introdotte dalla normativa italiana con l’entrata in vigore del DL Fintech si concentrano su diversi aspetti chiave che mirano a facilitare la digitalizzazione e la circolazione degli strumenti finanziari.

La principale novità è la determinazione chiara e trasparente di quali sono le procedure da seguire per l’emissione e la circolazione di strumenti finanziari digitalizzati prevedendo, in particolare, un regime autorizzativo per i “responsabili del registro”. L’emissione di strumenti finanziari digitali è quindi oggi attività soggetta a riserva d’attività e, quindi, permessa ai soggetti che abbiano chiesto e ottenuto un’apposita autorizzazione. Fleap è la prima società autorizzata da Consob per offrire a terzi servizi di tokenizzazione di strumenti finanziari digitali.

Di seguito, analizziamo le principali innovazioni nel dettaglio.

La tokenizzazione degli strumenti finanziari

La più grande innovazione riguarda la tokenizzazione degli strumenti finanziari, in particolare, come riportato all’articolo due si fa preciso riferimento:

  • alle azioni;
  • alle obbligazioni;
  • ai titoli di debito emessi dalle SRL;
  • agli strumenti del mercato monetario;   
  • alle azioni o quote di organismi d’investimento collettivo del risparmio italiani.

Ciò significa che, in seguito all’introduzione del decreto Fintech strumenti finanziari come azioni e obbligazioni potranno essere emessi e negoziati in forma digitale (token) tramite le distributed ledger technologies.

I processi di tokenizzazione permetteranno di riprodurre i titoli materiali in forma digitale dematerializzata, facilitando la loro tracciabilità e rendendo più efficienti i processi di trasferimento e negoziazione.

La possibilità di accedere a questo tipo di procedura sarà un vantaggio significativo. Grazie al DL Fintech non solo  la gestione degli asset sarà notevolmente semplificata e modernizzata, ma si potrà garantire maggiore sicurezza e trasparenza nelle transazioni.

La registrazione degli strumenti finanziari tokenizzati

Il decreto di legge stabilisce che l’emissione e il trasferimento degli strumenti finanziari digitali avvengano tramite “scritturazioni” registrate su un registro digitale, il cui mantenimento è affidato a un responsabile autorizzato, un responsabile del registro appunto.

Possono essere iscritti nell’elenco dei responsabili dei registri per la circolazione digitale e gestire gli strumenti finanziari digitalizzati una serie di soggetti tra cui, in particolare

  • banche, imprese di investimento e gestori di mercati stabiliti in Italia;
  • altri intermediari stabiliti in Italia, ma solo per quanto riguarda gli strumenti di propria emissione o di entità del gruppo
  • altri emittenti non finanziari con sede legale in Italia, ma solo per quanto riguarda gli strumenti di propria emissione;
  • altre società stabilite in Italia diverse delle precedenti;
  • altri soggetti individuati con regolamento dalla Consob.

Definizione delle caratteristiche dei registri

Tramite il DL Fintech vengono definite anche le caratteristiche dei registri su cui verranno registrate le transazioni degli asset digitalizzati.

I registri dovranno:

  • proteggere le scritturazioni per impedire modifiche non autorizzate, duplicazioni o manipolazioni garantendone l’Integrità e autenticità;
  • rendere possibile l’identificazione in ogni momento dei titolari degli asset, del tipo di asset detenuto e della quantità di strumenti posseduti, per garantire trasparenza delle transazioni e l’identificazione dei detentori dei titoli;
  • permettere ai titolari degli asset di consultare le proprie registrazioni;
  • garantire l’accesso ai dati a Consob e Banca d’Italia per finalità di vigilanza;
  • contenere informazioni dettagliate sui vincoli legali associati agli strumenti finanziari digitali, permettendo l’identificazione chiara e precisa di ogni restrizione o diritto connesso, in conformità con le disposizioni normative.

Il ruolo della Consob

La Consob, come autorità di vigilanza ha il compito di monitorare la trasparenza delle transazioni e di tutelare la sicurezza degli investitori, per questo ha anche il diritto di applicare sanzioni a chi emette strumenti finanziari digitali senza rispettare le previsioni del DL Fintech secondo quanto previsto dall’articolo 30 del DL.

Inoltre la Consob ha anche il compito di vigilare che i vari attori possiedano i requisiti per essere iscritti nell’elenco dei responsabili del registro.

Per avere la possibilità di iscriversi nell’elenco dei responsabili del registro e quindi potere a tutti gli effetti di gestire gli strumenti finanziari, sarà necessario:

  1. garantire il rispetto delle normative previste dal decreto;
  2. impedire l’uso non autorizzato degli strumenti finanziari digitali e proteggere i dati da perdite o modifiche non autorizzate;
  3. avere una strategia di transizione adeguata e pubblicata;
  4. redigere una relazione tecnica che esponga l’iniziativa e gli elementi richiesti dal decreto.

I vantaggi per le aziende Fintech e per gli investitori

I vantaggi di cui possono beneficiare le aziende e gli investitori grazie all’approvazione DL Fintech sono numerosi: da una parte le startup e le PMI hanno la possibilità di ricorrere all’uso degli strumenti digitali riducendo la burocrazia e migliorando l’efficienza dei processi, dall’altra gli investitori ottengono maggiori tutela grazie a un quadro normativo trasparente che permette di convertire i propri investimenti in asset digitali in modo sicuro.

Grazie al DL Fintech, il mercato italiano può allinearsi agli standard europei e globali, affrontare nuove sfide e mantenere la propria competitività.

Digitalizzare il tuo asset tramite tecnologia blockchain: ora è possibile

Dopo un rigoroso procedimento autorizzativo, Fleap è stata autorizzata ufficialmente a offrire a società e gestori di OICR italiani il servizio di tokenizzazione nativa di strumenti finanziari.

Grazie a questo importante passo, possiamo offrire servizi di tokenizzazione di strumenti finanziari e in particolare: azioni, obbligazioni e titoli di debito.

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Siamo qui per aiutarti a fare questo passo decisivo e a rendere più competitiva la tua azienda.

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